• STORIE

Venti di cambiamento per un futuro più sostenibile

Le sfide dell'energia sostenibile

Fissare gli obiettivi non è mai troppo difficile, raggiungerli è la sfida più grande. In uno scenario di continuo cambiamento – come quello attuale – caratterizzato da incertezza, complessità e volatilità, servono tecnologie, investimenti, costanza e impegno. 

L'attuale crisi energetica sta generando uno shock di ampiezza e complessità senza precedenti; i mercati dell'energia rimangono estremamente vulnerabili e risentono della fragilità di un sistema energetico globale non sostenibile.

È un momento importante nella storia dell'energia. C’è una grande opportunità di accelerazione della transizione energetica generata dai tassi di crescita odierni per la diffusione di energia solare fotovoltaica, eolica, veicoli elettrici e batterie: se mantenuti, porterebbero a una trasformazione molto più rapida, suggeriscono gli analisti.

Come quella in atto in Europa, come rivelano gli insights emersi dall’ultima relazione della Commissione Europea (the State of the Energy Union 2022):

  • l'UE ha generato un record del 12% della sua elettricità dal solare da maggio ad agosto 2022 e il 13% dal vento;
  • le prime indicazioni suggeriscono che il 2022 sarà un anno record per il mercato europeo del solare fotovoltaico, con una crescita annuale della diffusione del 17-26% nei maggiori mercati dei paesi dell'UE;
  • la quota di rinnovabili nel mix elettrico dovrebbe crescere dal 37% nel 2021 al 69% nel 2030.

Energia sicura e sostenibile, la transizione guidata da Eni

Le sfide imposte dall’attuale mercato energetico impongono strategie di decarbonizzazione efficaci e percorsi di transizione equi, in grado di generare valore per tutti.

La risposta di Eni, inserita nel Piano strategico 2023-2026, ha le sue fondamenta nell’innovazione tecnologica (con l’impiego di tecnologie proprietarie) e nel rafforzamento delle consolidate alleanze con i Paesi produttori di energia, sia per reperire fonti sostitutive di energia sia per ampliare l’impegno della società nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi decarbonizzati. In questo quadro strategico, le fonti di energia rinnovabile assumono un ruolo rilevante.

Eni, verso l’obiettivo di “carbon neutrality” con il supporto di Plenitude

Dopo il conferimento del portafoglio delle attività di produzione di energia rinnovabile di Eni in Plenitude nel 2021, oggi l’azienda gestisce più di 450 turbine eoliche la cui capacità di 750 MW è in grado di produrre elettricità sufficiente a rifornire più di 550.000 famiglie ogni anno.

Il quadro internazionale ed europeo mostrano chiaramente che il tempo di agire e prendere decisioni risolutive è adesso. Serve che ciascuno di noi faccia la propria parte. Eni e Plenitude si impegnano insieme per generare energia da fonti rinnovabili, in modo che consumatori e aziende possano compiere scelte sostenibili efficaci ed abbiano un sostegno concreto per contribuire alla salvaguardia del nostro Pianeta.

«Le installazioni di energia rinnovabile continuano a crescere in tutto il mondo, poiché offrono soluzioni competitive dal punto di vista dei costi e decarbonizzate. Durante questa crisi energetica abbiamo iniziato ad apprezzare un ulteriore vantaggio: i parchi solari ed eolici possono anche contribuire alla sicurezza energetica di ogni Paese», dice Alessandro Della Zoppa, Head of Renewables at Plenitude.

Plenitude sta contribuendo attivamente al raggiungimento degli obiettivi del piano strategico di Eni.

«La transizione energetica è al centro della strategia e del modello di business di Plenitude, in quanto investiamo nella generazione di energia rinnovabile per offrire energia pulita ai nostri clienti, quando sono a casa o in auto», precisa Della Zoppa. «Plenitude è in prima linea nella strategia di decarbonizzazione di Eni. Ci siamo impegnati a raggiungere il Net Zero Scope 1, 2 e 3 entro il 2040. In particolare, nel mercato dell'energia, abbiamo già completamente decarbonizzato i nostri clienti B2C, ai quali forniamo solo energia decarbonizzata, e puntiamo a raggiungere il resto dei nostri clienti entro il 2030. Anche la nostra rete di punti di ricarica EV è alimentata da energia prodotta da fonti rinnovabili».

«Le installazioni eoliche onshore continuano a espandersi rapidamente su scala globale, grazie ai loro elevati fattori di carico e al basso costo dell'energia; tuttavia, è l'offshore a offrire il potenziale maggiore, soprattutto perché la tecnologia delle fondazioni galleggianti aprirà nuovi mercati. Plenitude investe in tutte le tecnologie rinnovabili convenzionali e nuove, al fine di fornire energia pulita ai propri clienti», afferma Della Zoppa. Da qui l’avvio ad attività dell'eolico offshore nel Mare del Nord britannico e nell'Europa meridionale, in particolare in Italia e Spagna, destinando ingenti investimenti in tecnologia per la costruzione di generatori eolici su fondamenta galleggianti, una tecnologia nuova e impegnativa (significativo l’investimento fatto in EnerOcean, lo sviluppatore spagnolo della tecnologia proprietaria W2Power per l'energia eolica galleggiante). 

Parco eolico spagnolo El Monte da 104,5 MW, nella regione Castiglia-La Mancha

Il perché dell’importanza dell'energia eolica per produrre energia lo ribadisce bene Della Zoppa: «L'eolico onshore è oggi la tecnologia più competitiva nella generazione di energia elettrica, almeno in termini di LCOE, il costo livellato dell'energia che è il KPI di riferimento nel settore. Ciò è dovuto ai fattori di carico più elevati rispetto agli impianti solari e al continuo successo dell'industria nell'aumentare la scala delle turbine moderne», spiega Della Zoppa.

Come accennato dallo stesso Della Zoppa, l’offshore ha un potenziale enorme e rappresenta il futuro dell’energia eolica. Ecco perché Eni anche attraverso Plenitude, sta investendo ora in tecnologia e innovazione, per dare alle persone e alle aziende una possibilità in più nel cogliere il potenziale delle energie eoliche traendone i massimi benefici di sostenibilità.

«Plenitude prevede di raggiungere 2 GW di capacità rinnovabile installata alla fine di quest'anno, suddivisi più o meno equamente tra impianti eolici e solari. Vogliamo crescere costantemente su entrambe le tecnologie per raggiungere il nostro ambizioso obiettivo di oltre 6 GW nel 2025. Guardando al futuro, il nostro obiettivo è di arrivare a 15 GW entro la fine di questo decennio, il che richiederebbe il contributo aggiuntivo di grandi progetti eolici offshore. Questo è il motivo per cui stiamo già investendo in questa tecnologia» conclude Della Zoppa.

L'autrice: Nicoletta Boldrini

Giornalista indipendente e divulgatrice nell’ambito delle tecnologie emergenti, autrice e speaker | Doppia anima: tecnologica/scientifica e umanistica | Futurista e facilitatrice in Studi di Futuri | Analizzo gli impatti delle tecnologie emergenti sui futuri possibili e alternativi.



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