Ravenna è un complesso produttivo servito da un grande porto industriale e integrato in un distretto fra i più dinamici d’Europa. Le nostre attività sul territorio spaziano dal gas naturale alla chimica circolare, dalla generazione di energia elettrica alla riqualificazione ambientale. Qui abbiamo avviato lo sviluppo del progetto Ravenna CCS che consiste nella realizzazione di una infrastruttura di stoccaggio CO2 (Carbon Capture and Storage – CCS) in cui l'anidride carbonica emessa catturata all'origine verrà trasportata e immagazzinata nei giacimenti a gas esauriti dell’Adriatico. L’obiettivo è contribuire alla riduzione delle emissioni dei distretti industriali per renderli più sostenibili e più competitivi sul mercato, creando le condizioni per nuove opportunità di crescita economica attraverso la decarbonizzazione.
Nel contesto del progetto Ravenna CCS, Eni e Snam avviano una raccolta di manifestazioni di interesse non vincolanti per il trasporto e lo stoccaggio di CO2. L’obiettivo è coinvolgere le aziende italiane che vogliono valutare la Carbon Capture & Storage (CCS) come leva strategica per la decarbonizzazione, nello sviluppo del trasporto di CO2 dell’industria italiana, avviare una raccolta dati tecnico-economici per identificare le modalità di trasporto ottimali, nonché confermare l’interesse di mercato per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 nel sito di Ravenna.
Data inizio attività: 1952 – in corso
Italia, Ravenna
Versalis
Eni Power
Eni Rewind
Plenitude
Eni New Energy
Snam
Bridgestone
Hera
Sull’esempio di altre attività di questo tipo già attive o in via di realizzazione nell’Europa del Nord, Eni (Operatore) e Snam stanno sviluppando il progetto Ravenna CCS che, sfruttando la grande capacità dei giacimenti a gas esauriti dell’Adriatico, è candidato a diventare l’hub di stoccaggio della CO2 di riferimento per l’area del Sud Europa e del Mediterraneo e uno dei più grandi al mondo.
Il progetto prevede una Fase iniziale nel 2024, con l’obiettivo di catturare 25mila tonnellate di CO2 dalla centrale Eni di trattamento di gas naturale di Casalborsetti (Ravenna). Una volta catturata, la CO2 sarà convogliata verso la piattaforma di Porto Corsini Mare Ovest e infine iniettata nell’omonimo giacimento a gas esaurito, nell’offshore ravennate.
Nella Fase industriale, dal 2027, si prevede lo stoccaggio di 4 milioni di tonnellate di CO2 per contribuire alla decarbonizzazione delle industrie hard to abate e cioè con emissioni difficili da abbattere: acciaio, cemento, ceramica e chimica. In questo modo, realizzeremo un cluster produttivo a basse emissioni.
Dal 2030 in poi, la grande capacità dei giacimenti, permetterà di incrementare la portata a 16 o più milioni di tonnellate all’anno in base alle richieste proveniente dal mercato.
Grazie all’ammissione del progetto integrato Carbon Capture and Storage (CCS) Callisto alla lista europea dei Progetti di Interesse Comune (Progetti PCI), l’hub di stoccaggio della CO2 di Ravenna avrà un ruolo chiave nella creazione di una filiera internazionale ad alto contenuto tecnologico nel settore della decarbonizzazione. La lista dei Progetti PCI, presentata a novembre 2023 e ora entrata in vigore, consentirà al progetto di concorrere a richiedere l’accesso al fondo Connecting Europe Facility Fund (CEF), finalizzato all’ottenimento di finanziamenti a fondo perduto per supportare gli studi e lo sviluppo delle infrastrutture per la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio della CO2.
Per le sue potenzialità, Ravenna CCS partecipa a HERCCULES, progetto di ricerca internazionale che vuole accelerare la diffusione della cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2 anche nell’Europa Mediterranea.
Ravenna fa parte del Distretto Centro Settentrionale (DICS), dedicato alla produzione quasi esclusiva di gas naturale da piattaforme offshore. Il gas alimenta anche la centrale elettrica Eni Power che fornisce energia al complesso industriale e, soprattutto, alla rete di distribuzione. In Emilia-Romagna l’attività produttiva convive da decenni con il turismo, la pesca e l’acquacoltura, grazie a un sistema di monitoraggio e tutela ambientale che costituisce un modello a livello mondiale. Mentre l’estrazione di gas prosegue dai campi attivi, le strutture dismesse vengono gradualmente smantellate secondo i programmi ministeriali. Un primo lotto di strutture offshore verrà smantellato a partire dal 2023-2024. Nell’ambito del decommissioning, inoltre, stiamo portando avanti delle iniziative di economia circolare che prevedono la riconversione di una vecchia piattaforma offshore in un ecosistema artificiale adatto a essere colonizzato da organismi marini, con l’obiettivo di creare un parco scientifico marino che vedrà il supporto di enti di ricerca nazionali.
A Ravenna, attraverso Eni Rewind, siamo impegnati anche nella bonifica ambientale dei siti industriali dismessi. L’iniziativa di punta è il progetto Ponticelle che portiamo avanti insieme a Herambiente, multiutility emiliano-romagnola; una volta concluse le attività di risanamento, Ponticelle ospiterà una piattaforma di bio recupero dei terreni e una piattaforma polifunzionale di pretrattamento dei rifiuti, diventando così un polo per la bonifica sostenibile, la valorizzazione dei rifiuti e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Nell'ambito della riqualificazione produttiva, Plenitude ha completato la realizzazione di un impianto fotovoltaico con una capacità installata di 6 MW. L'impianto è costituito da oltre 10.000 pannelli fotovoltaici di ultima generazione in silicio monocristallino e produrrà energia equivalente al fabbisogno di oltre 3.000 famiglie.
A Ravenna siamo presenti anche con Versalis, in particolare nella produzione di elastomeri: materiali elastici indispensabili per ricavare gli pneumatici, ma anche per articoli tecnici e persino alcuni tipi di carta. In questo ambito ci stiamo specializzando in prodotti ad alte prestazioni e bassi consumi di energia, mettendo a sistema le conoscenze del Centro di Ricerca Versalis di Ravenna e le competenze degli uffici tecnici di grandi aziende del settore degli pneumatici, come Bridgestone.
Un’ulteriore linea di ricerca riguarda la produzione di elastomeri dal riciclo degli pneumatici attraverso un processo premiato da Eni Award e utilizzato per produrre la gamma Versalis Revive® ESBR.
Sempre a Ravenna, la chimica si integra con la raffinazione per la produzione di gas di petrolio liquefatto (GPL), distribuito ad esempio per la mobilità. In un contesto più ampio, attraverso un sistema logistico diffuso sul territorio, gli impianti di Ravenna si integrano con quelli degli altri nostri siti produttivi del quadrilatero padano della chimica: Venezia, Ferrara e Mantova.
potenziale di stoccaggio della CO₂ del progetto Ravenna CCS
forza lavoro di tutte le realtà Eni a Ravenna nel 2022
produzione gas naturale del DICS nel 2022
capacità installata dell’impianto fotovoltaico di Ponticelle
potenziale di stoccaggio della CO₂ del progetto Ravenna CCS
forza lavoro di tutte le realtà Eni a Ravenna nel 2022
produzione gas naturale del DICS nel 2022
capacità installata dell’impianto fotovoltaico di Ponticelle
Ridurre le emissioni industriali immagazzinando la CO₂ nel sottosuolo: scopri dettagli e opportunità sul nuovo sito web di Eni e Snam.
Ogni anno, proponiamo un rapporto completo sulle attività svolte dalle realtà Eni presenti nel territorio di Ravenna. Una fotografia che offre una sintesi esaustiva delle iniziative orientate alla promozione della sostenibilità in ambito sociale e ambientale, evidenziando il complessivo contributo al raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica al 2050. In particolare, al centro del Report Locale di Sostenibilità Eni 2022 a Ravenna, illustriamo il percorso di Just Transition intrapreso promuovendo una transizione energetica equa, ambientalmente compatibile e sostenibile. In evidenza, anche le solide partnership stabilite con le amministrazioni pubbliche, la società civile, e gli enti di promozione culturale a supporto delle comunità, per favorire la crescita e la diversificazione dell’economia locale e contribuire alla valorizzazione del territorio.
Il documento fa parte della reportistica di sostenibilità di Eni che include la Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario 2022 (DNF), redatta in conformità con le richieste del D.Lgs. 254/2016, e il Report di sostenibilità Eni for 2022, cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
Il volume racconta l’evoluzione del distretto ravennate dalle origini nel 1952 fino agli ultimi progetti per la transizione energetica.